Scritto da
Tirasa

La crescita di un’azienda è sempre una buona notizia. Più utenti, più clienti, più sistemi, più integrazioni. Ma dietro questo entusiasmo si nasconde una sfida che ogni organizzazione digitale deve affrontare: far evolvere la sicurezza.
Quando i processi diventano più complessi e il numero di identità digitali aumenta, mantenere il controllo sugli accessi, le autorizzazioni e i dati sensibili può trasformarsi in un’impresa difficile. È qui che un sistema solido di Identity and Access Management (IAM) diventa essenziale.

 

Crescita aziendale = aumento della complessità

All’inizio, tutto sembra gestibile: pochi utenti, applicazioni limitate, accessi controllati manualmente. Ma con l’espansione arrivano nuove piattaforme, ambienti cloud, collaborazioni esterne, smart working e partner di terze parti.
Ogni nuovo elemento introduce nuove identità da gestire, nuovi permessi da assegnare e nuovi rischi da monitorare.

Senza un approccio strutturato, si rischia di cadere in una spirale di caos digitale:

  • account duplicati o mai disattivati,
  • accessi eccessivi non conformi ai ruoli,
  • vulnerabilità dovute a credenziali deboli o riutilizzate.

Una governance debole delle identità non è solo un problema tecnico: può compromettere la compliance, la sicurezza dei dati e la fiducia dei clienti.

 

Adattare l’IAM: da sistema a strategia

Adattare la sicurezza IAM non significa solo aggiungere più risorse o server.
Significa adattare il modello di gestione delle identità alla crescita del business. Un sistema IAM moderno deve essere:

  • centralizzato, per offrire una visione unica di utenti e permessi;
  • automatizzato, per semplificare provisioning, deprovisioning e controlli periodici;
  • flessibile, per integrarsi con nuove applicazioni e ambienti cloud;
  • sicuro e conforme, per rispettare normative come GDPR, eIDAS 2.0 e PSD2.

L’obiettivo è creare un’infrastruttura capace di evolversi senza dover essere riscritta ogni volta che l’azienda cambia.

 

Identità come risorsa scalabile

Un approccio maturo all’IAM tratta le identità come un’infrastruttura scalabile, al pari di server e storage.
Ogni nuova applicazione o servizio deve potersi connettere in modo nativo al sistema di gestione delle identità, ereditando automaticamente policy, ruoli e protocolli di sicurezza.

Le tecnologie basate su standard aperti come OAuth 2.0, OpenID Connect e SAML permettono di costruire un ecosistema interoperabile, dove autenticazione e autorizzazione si adattano alle esigenze del business senza creare colli di bottiglia.

 

L’automazione come leva di sicurezza

La vera scalabilità arriva con l’automazione.
Processi come la creazione, modifica o revoca degli account non possono dipendere da azioni manuali: devono essere automatizzati e verificabili.
Questo riduce gli errori umani, accelera l’onboarding dei nuovi utenti e garantisce che i diritti di accesso siano sempre coerenti con i ruoli aziendali.

Inoltre, un IAM ben progettato permette di applicare politiche adattive, in grado di reagire automaticamente ai rischi, per esempio richiedendo autenticazione forte in caso di accessi sospetti o da località insolite.

 

Il contributo di Tirasa

Tirasa aiuta organizzazioni pubbliche e private a progettare, implementare e far evolvere infrastrutture IAM open source.
Grazie a soluzioni come Apache Syncope, è possibile integrare gestione centralizzata delle identità, Single Sign-On e autenticazione forte in un ambiente flessibile e scalabile.

Che si tratti di una startup in espansione o di una grande realtà enterprise, Tirasa accompagna la crescita digitale garantendo sicurezza, conformità e interoperabilità, con un approccio che evolve insieme al business.

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