Nel mondo della gestione delle identità e degli accessi (IAM), la sicurezza è una priorità assoluta. Con l’aumento delle minacce informatiche, le organizzazioni cercano soluzioni affidabili per proteggere dati sensibili e garantire un accesso sicuro alle risorse aziendali. Ma quando si parla di sicurezza, meglio affidarsi a software proprietari o open source?
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’open source è spesso una scelta più sicura. La sua trasparenza e la vasta community di sviluppatori che lo supportano lo rendono un’opzione strategica per le aziende che vogliono coniugare sicurezza, flessibilità e innovazione.
La gestione delle identità digitali è la chiave per proteggere l’accesso alle applicazioni e ai dati aziendali. Un sistema IAM efficace consente di:
- Verificare l’identità degli utenti con autenticazione sicura (SSO, MFA).
- Garantire accessi controllati attraverso policy di autorizzazione granulari.
- Monitorare le attività per individuare tentativi di accesso sospetti.
- Automatizzare il provisioning e il deprovisioning degli account.
Tuttavia, se il software IAM non è adeguatamente progettato o aggiornato, può diventare un punto debole per la sicurezza dell’organizzazione.
Uno dei preconcetti più diffusi è che il software proprietario sia più sicuro rispetto all’open source perché il suo codice non è accessibile al pubblico. In realtà, questa "oscurità" non equivale a maggiore protezione. Senza la possibilità di essere esaminato da esperti indipendenti, un software proprietario può nascondere vulnerabilità per anni prima che possano essere scoperte e corrette.
Al contrario, il software open source si basa su un principio opposto: la sicurezza attraverso la trasparenza. Vediamo perché questo approccio è vantaggioso per l’IAM.
Nei progetti open source, il codice è accessibile a tutti, il che significa che sviluppatori, aziende ee esperti in sicurezza possono analizzarlo per identificare e correggere vulnerabilità. Questo processo riduce il rischio di falle non rilevate.
Le community open source sono attive e reattive. Quando viene individuata una vulnerabilità, gli aggiornamenti di sicurezza vengono rilasciati rapidamente, senza dover attendere le tempistiche di un singolo vendor.
Con un software proprietario, le aziende sono vincolate alle decisioni del fornitore, che potrebbe interrompere il supporto o limitare le personalizzazioni. Con l’open source, invece, si ha la libertà di adattare il sistema IAM alle proprie esigenze, senza dipendere da un’unica azienda.
Per le aziende che devono rispettare normative sulla protezione dei dati (GDPR, NIS2, …), l’open source offre un vantaggio chiave: la possibilità di verificare direttamente come vengono gestiti gli accessi e la sicurezza. Un codice trasparente facilita audit e certificazioni di conformità.
Il software open source cresce grazie a una community globale di sviluppatori ed esperti. Questo modello favorisce un’innovazione costante, con nuove funzionalità e miglioramenti continui.
Tirasa è un punto di riferimento per la gestione delle identità digitali con tecnologie open source. Supportiamo aziende ed enti pubblici con soluzioni sicure e scalabili come:
- Apache Syncope – Gestione avanzata delle identità e provisioning automatizzato.
- Apereo CAS – Single Sign-On (SSO) per un accesso unificato e sicuro.
- Gateway SPID, CIE, eIDAS – Autenticazione federata conforme agli standard nazionali ed europei.
Grazie alla trasparenza e alla sicurezza dell’open source, queste soluzioni offrono il massimo controllo sulla gestione degli accessi, riducendo i rischi e migliorando la protezione dei dati.
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