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Tirasa

L'Agenzia per l'Italia Digitale (AGID) ha recentemente presentato la nuova strategia triennale per la digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche, coprendo il periodo 2024-2026. Questo documento, rilasciato all'inizio del 2024, introduce nuove direttive per migliorare l'interoperabilità dei servizi digitali e include, per la prima volta, un piano dettagliato per l'adozione dell'intelligenza artificiale (IA).

 

AGID, l'ente incaricato di attuare l'agenda digitale italiana, coordina gli sforzi tra i vari livelli della pubblica amministrazione per raggiungere gli obiettivi prefissati. Il nuovo piano triennale è fondamentale per definire le mete della digitalizzazione, guidando circa 23.000 enti pubblici nel loro percorso di trasformazione digitale. La stesura di questo piano ha coinvolto una vasta gamma di stakeholder, inclusi enti pubblici, università, aziende e associazioni di categoria.

 

Uno degli elementi chiave del piano è la continua promozione dell'open source come pilastro per l'approvvigionamento e lo sviluppo dei servizi digitali pubblici. Le nuove linee guida non solo incoraggiano l'adozione dell'open source, ma definiscono anche strategie per il riuso del codice e lo sviluppo collaborativo.

 

Il piano si pone obiettivi ambiziosi, come aumentare il numero di amministrazioni che rilasciano software open source e quelle che ne fanno uso. Entro il 2025, l'obiettivo è avere almeno 125 amministrazioni che pubblicano software open source e 2.800 enti che lo riutilizzano attraverso la piattaforma Developers Italia.

 

Mario Nobile, Direttore Generale di AGID, ha sottolineato l'importanza dell'open source per migliorare l'efficienza e la trasparenza della pubblica amministrazione, oltre a prevenire il rischio di dipendenza da specifici fornitori tecnologici. "Promuovere il riuso delle soluzioni open source non solo migliora la qualità dei servizi pubblici, ma consente anche significativi risparmi sui costi e la creazione di comunità collaborative tra le amministrazioni", ha dichiarato Nobile.

 

Un'altra novità rilevante del piano è l'accento posto sull'interoperabilità, ispirata al Quadro Europeo di Interoperabilità. Il documento stabilisce che l'interoperabilità dei servizi digitali deve essere migliorata tramite l'uso di dati aperti e integrazioni API, supportate da un sistema di design open source nazionale pensato per migliorare l'accessibilità.

 

Per la prima volta, il piano include una strategia per l'adozione dell'intelligenza artificiale nelle amministrazioni pubbliche. L'obiettivo è sfruttare l'IA per automatizzare processi, migliorare le decisioni basate sui dati e offrire servizi pubblici più personalizzati. AGID pubblicherà linee guida specifiche per l'acquisto e lo sviluppo di soluzioni di IA entro la fine dell'anno.

 

Nobile ha evidenziato come alcune amministrazioni già utilizzino l'IA per migliorare i loro servizi, e ha sottolineato che l'adozione del modello open source può facilitare l'evoluzione continua delle soluzioni ICT per affrontare le sfide poste dall'intelligenza artificiale. "Questo approccio non solo migliora la gestione delle risorse informative pubbliche, ma accresce anche la competitività del sistema Italia", ha aggiunto.

 

Per rispondere alle rapide evoluzioni tecnologiche, AGID ha previsto aggiornamenti annuali della strategia, dando così alle amministrazioni il tempo e i mezzi per adattarsi. Il primo aggiornamento è previsto per settembre 2024.

 

In questa transizione, Tirasa si pone come partner ideale per le pubbliche amministrazioni che desiderano adottare soluzioni open source. Grazie alla nostra esperienza e specializzazione in questo settore, siamo pronti a fornire le soluzioni più adatte per aiutare le amministrazioni a raggiungere i loro obiettivi di digitalizzazione, migliorando l'efficienza, la trasparenza e la collaborazione tra gli enti pubblici.

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